Per microbiota ci si riferisce a una popolazione di microrganismi che colonizza un determinato luogo. Con microbioma si intende invecela totalità del patrimonio genetico posseduto da microbiota.
Il microbiota rappresenta la totalità dei microrganismi,batteri, funghi, archeobatteri, protozoi e virus che vivono e colonizzano l’essere umano in un determinato tempo.
L’influenza del microbiota nella regolazione dell’attività metabolica è oggi riconosciuta con sempre più evidenze e supporto. Ne è stato inoltrescoperto un impatto sugli stati psicologici per via dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Un altra caratteristica del microbiota è il ruolo nello sviluppo del sistema immunitario durante la prima infanzia. I microrganismi che abitano l’uomo hanno un inflluenza tale sulla sua fisiologia che dovrebbero essere considerati
PARTE DELL GENOMA UMANO. Il loro numero presente nell’uomo SUPERA DI 10 volte il numero di cellule dell’organismo stesso. Se dovessimo supporre che i prodotti genici delle cellule microbiche possano interferire con le cellule umane si può dire che i geni di origine microbica possono superare di 100 VOLTE il numero di geni presenti nel genoma umano…
Il Microbioma e l’uomo
Il microbiota intestinale ha la caratteristica di avere una diversità individuale in relazione allo stato di salute dell’individuo, al suo profilo genetico, all’ambiente, alla dieta, esposizione ad agenti chimici o farmaci, stile di vità ed età. La maggior parte di questi batteri non sono coltivabili in laboratorio e la loro simbiosi con l’Uomo si è sviluppata nel corso di migliaia di anni di co-evoluzione. La loro attività è indispensabile per compensare ad innumerevoli attività metaboliche che l’uomo non è in grado di compiere da solo altrimenti.
Sistema Nervoso e Microbioma
Sempre più ricerche sperimentali sembrano rafforzare l’idea di una stretta correlazione tra tra sistema nervoso e microbioma. E’ ormai comprovato che l’intestino non è più da considerare come un mero apparato per la digestione del cibo; con il suo sistema nervoso ed il sistema immunitario dialoga continuamente con il resto dell’organismo e con il mondo esterno ed è per questo che è da considerare come un altro cervello. L’esteso sistema nervoso in esso contenuto è del tutto simile a quello della testa. La relazione tra i due cervelli è a doppio senso di marcia nel senso che ciò che accade alla testa come pensieri, stress ed emozioni si ripercuotono sulla salute dell’intestino ma soprattutto viceversa…(depressione, ansia, disturbi psichici)
L’intestino e la microflora
La mucosa intestinale è costantemente esposta a un enorme carico antigenico rappresentato da batteri, prodotti batterici, sostanze alimentari sfuggite alla digestione, virus, parassiti, allergeni e soprattutto sostanze tossiche presenti nei cibi (coltivazioni, allevamento, lavorazione, conservazione, ecc…)
Per questo motivo il tratto gastrointestinale ha sviluppato una serie di meccanismi di difesa non immunologici (saliva, succhi gastrici, peristalsi, muco e flora intestinale) che si integrano con i meccanismi immunologici.
Il sistema immunitario intestinale comprensivo della flora batterica rappresenta quindi il maggior sistema immunitario dell’organismo.
La colonizzazione dell’intestino avviene già al momento della nascita quando il bambino viene a contatto con i batteri vaginali e fecali della madre. Inoltre il latte materno favorisce la proliferazione dei bifidobatteri che sono il ceppo dominante per la salute del bambino. Un interessante appunto riguarda l’ipotesi dell’eccesso di igiene secondo la quale la sempre maggiore insorgenza di allergie nei bambini è dovuta ad una non adeguata stimolazione del sistema immunitario nell’infanzia a causa del sempre maggiore stato di asepsi in cui vivono i bambini ed ad una sempre maggiore batteriofobia.
Ma vediamo i principali batteri del sistema digerente:
Per Disbiosi si intende quindi…
Uno squilibrio quantitativo e qualitativo che si produce nell’ecosistema intestinale e incide sulla funzione metabolica del tratto intestinale. Col passare del tempo il problema si aggrava portando l’indebolimento della salute generale dell’individuo ed accelerando il processo di invecchiamento.
Per tappe si avrà la sostituzione della flora fisiologica con quella patogena ed una diminuzione della barriera intestinale. L’aumento del carico antigenico causato dalla flora patogena sono facilitati in entrata da una barriera indebolita; si ha una moltiplicazione dei germi patogeni che porta alla formazione di sostanze tossiche che mettono in sovraccarico il fegato. Ne consegue un generale squilibrio dell’organismo.
Tra le cause della disbiosi possono esserci l’uso di farmaci, lantinfiammatori, lassativi, la pillola anticoncezionale, l’alimentazione, le tossine ambientali, lo Stress, infezioni intestinali, Igiene eccessiva, età.
Come si riconosce una disbiosi?
Tra i sintomi più comuni di una possibile disbiosi ci sono: flatulenza, intolleranze o allergie aimentari, stitichezza, pruriti frequenti agli occhi, naso, ano,agitazione e nervosismo, dolori articolari o problemi muscolari senza motivo apparente, perdite di memoria, infezioni alle mucose, insonnia, affaticamento cronico. In un uomo inoltre si può riconoscere in infiammazioni alla vescica, prostata o disfunzioni erettili. Nelle donne invece in secrezioni vaginali, perdita della libido, dolori nell’attività sessuale, pruriti vaginali, frequente desiderio di orinare, crampi all’addome.
Come si interviene sulla Disbiosi
Un apporto di prebiotici prima e durante la ricolonizzazione prepara il terreno intestinale alla proliferazione della flora batterica benefica. Efficaci prebiotici sono le fibre solubili come i FOS (fruttoligosaccaridi) GOS (Galattoligosaccaridi) e L’inulina. La loro funzione è inoltre quella di influenzare la motilità del tratto gastrointestinale, stimolare l’assorbimento dell’acqua,stimolare la produzione di un ormone per la crescita della mucosa intestinale.
FOS: Topinambur, carciofo, melanzana, cipolla, banane, asparagi.
GOS: cereali, legumi, ortaggi.
Inulina: (forse il più importante prebiotico) La cicoria, carciofo, asparagi, cipolla, aglio, radicchio.
Da qui infine…
L’importanza di un adeguato apporto di probiotici quali microrganismi vivi che una volta ingeriti in adeguate quantità esercitano funzioni benefiche per l’organismo.
I principali sono:
Per essere di qualità devono essere certificati come normali componenti del microbioma umano, deve soppravvivere ai succhi gastrici dello stomaco e alla zona alcalina dell’intestino, devve attaccarsi alle pareti intestinali, deve saper competere con i batteri patogeni, deve saper svolgere tutte le attività quali la produzione di vitamine e la sintesi si sostanze antibiotiche naturali.
I ceppi sono molteplici ed ognuno di essi svolge una specifica azione una volta giunto nell’intestino, da cui l’importanza di un integrazione mirata a seconda della particolare situazione fisiologica in cui ci troviamo.
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